Contatto Diretto Con Dio - Meditazione sulla Luce Interiore e sul Suono Interiore




Sei in: Home > Metodo Quan Yin > Insegnamenti > Le Sei Perfezioni Buddiste

Le Sei Perfezioni Buddiste

2 ottobre, 1989 - Malesia

Buona sera signore e signori. Chiudiamo nuovamente gli occhi e preghiamo affinché Dio e i Buddha benedicano la nostra assemblea in modo che al termine della lezione possiate trarne il massimo beneficio.

Vorrei porgere i miei più sinceri ringraziamenti ai nostri discepoli della Malesia e a tutti quelli che si sono adoperati per la realizzazione di questa assemblea. Non è stato molto semplice; abbiamo incontrato un'infinità di ostacoli e non ci aspettavamo che saremmo riusciti a risolvere ogni cosa ma, soprattutto, è la prima volta che vengo in Malesia. Ci sono state molte cose che non abbiamo avuto tempo di preparare e molte che i nostri discepoli non conoscevano. Se siamo riusciti a organizzare questo incontro lo dobbiamo, quindi, alla Grazia di Dio, dei Buddha nelle dieci direzioni; altrimenti non avrebbe potuto verificarsi, probabilmente non avrei potuto parlare affatto.

Anche in Cina abbiamo organizzato due lezioni in due luoghi, ma all'ultimo momento sono state annullate. Non è stato per nostra volontà, ma per la situazione dominante in Cina.

Sono, pertanto, estremamente felice e grata per la benedizione e la Grazia di Dio e di Buddha, che mi hanno dato l'opportunità di vedere i vostri volti luminosi e di sentire le vostre emozioni, almeno per due giorni.

L'incontro e la discussione della sera scorsa hanno avuto un buon esito. Speriamo che anche oggi sia così.

Oggi inizierò anche a parlare di qualcosa che ho imparato e di qualcosa che ho capito da sola, dopo dedicheremo del tempo a rispondere alle vostre numerose domande, comprese quelle che non ho potuto completare la sera scorsa.

Auguro, quindi, a tutti voi un momento indimenticabile e una bella discussione assieme. Che Dio vi benedica!

Alcune persone mi hanno chiesto di parlare in mandarino cinese, ma molte altre mi hanno chiesto di parlare in inglese. Questa situazione è molto difficile. Quindi, mi scuso innanzitutto con gli amici cinesi. Abbiamo molte cassette e libri sulle mie lezioni cinesi e potreste anche ordinarne altri al nostro indirizzo di Taiwan; ma per la maggior parte di quelli che parlano inglese le nostre informazioni sono ancora molto scarse. Consentitemi, quindi, di parlare in inglese anche questa sera e non vogliatemene. D'accordo? [Forte applauso].

Anche se sapessi parlare tutte le lingue non sarebbe sufficiente, perché qui, nell'assemblea di ieri, erano riunite molte nazionalità: indù, francese, canadese, australiana, tedesca, inglese, cinese e, ovviamente, malese. Inoltre, i cinesi parlano un'infinità di dialetti. Quindi dobbiamo rassegnarci alla nostra imperfezione in questo mondo. [Risata].

La sera scorsa, molte persone mi hanno posto la domanda: "Come si medita correttamente?". Ho spiegato che quando scegliete una tecnica di meditazione e un maestro che vi insegni tale tecnica, dopo poco, se la tecnica e il maestro vi aiutano a sviluppare la vostra compassione, la vostra saggezza e la pace dello spirito, allora la meditazione è giusta. Ma se non avete trovato una buona tecnica, se non avete trovato un buon maestro che ve la insegni, allora oggi vi offrirò nuovamente alcune nozioni di base sulla tecnica della meditazione che potrete sperimentare a casa vostra.

Inoltre, molte persone mi hanno chiesto: "Se meditiamo senza la giusta guida del maestro, ci potranno essere dei problemi - quel che si dice "essere posseduti", ossia la nostra mente potrà essere turbata? Ho risposto: "Sì, è vero." Ma la tecnica che sto per descrivere non ve la spiego perché la realizziate da soli: nel momento stesso che vi dico di fare qualcosa ciò significa che avete un maestro. Inoltre, se incontrate delle difficoltà durante la meditazione a casa vostra, allora ci sarò io ad aiutarvi. Non pensiate che vi insegni in maniera irresponsabile e vi lasci da soli. Non è così.

Ciò che sto per spiegarvi non è che una semplice tecnica, non è il metodo Quan Yin, che è invece un'altra cosa.

Quindi, se ora volete ottenere migliori risultati nella vostra meditazione o volete tentare di meditare, la prima cosa da fare è: dovremmo essere sinceri nel nostro cuore e avere una motivazione valida. Ad esempio, ci piacerebbe raggiungere la pace dello spirito, che gioverà all'ambiente e aiuterà la nostra società a diventare più serena e pacifica.

Tenendo ciò a mente, prima di sederci dovremmo fare un po' di esercizio fisico- se non ne avete già fatto. Qualsiasi tecnica di ginnastica va bene, magari jogging, salire e scendere le scale, fare qualche esercizio elementare di quelli che facevamo alle scuole elementari, alle scuole superiori. Sapete come fare gli esercizi? Chi non è capace per favore alzi la mano. Siete tutti capaci. Bene.

Anche pulire il pavimento è un esercizio. Quando pulite il pavimento lo fate con ritmo, magari cantando qualcosa allegramente o recitando il nome di Dio, o Buddha, o qualsiasi entità in cui crediate. E anche questo è esercizio. Altrimenti potete fare degli esercizi yoga o di t'ai chi ch'uan (un tipo di ginnastica sviluppato in Cina), o qualcosa di simile.

Quando cominciate a sentire il vostro corpo un po' rilassato dalla tensione muscolare, dall'ansia, allora trovate un angolo tranquillo e sedetevi. Potete anche sedervi sul letto o sul divano, ma assicuratevi che il letto o il divano siano molto comodi e quindi, sapete cosa succederà - magari finite per schiacciare un pisolino, altro che meditazione. [Risata].

Se vi sedete su una sedia, assicuratevi che non sia troppo morbida, in modo da non sprofondare all'indietro. Sprofondare in avanti è accettabile, ma all'indietro è molto scomodo. Assumete una posizione eretta, è chiaro? E non scaricate tutto il peso sulla sedia; lasciate dello spazio su di essa. E' sufficiente sedersi su tre terzi della sedia, ma se la occupate tutta è diverso e non riuscirete a sedervi in modo eretto.

Perché è necessario che vi sediate con il busto eretto? Perché così anche il nostro pensiero sarà dritto e non ci sentiremo troppo oppressi dalla confusione di molti pensieri diversi. Questo è vero. Se vi sedete così (curvando la schiena), penserete in modo diverso, i vostri pensieri saranno così (curvi) [risata].

Quando vi siederete con il busto eretto, i vostri pensieri saranno più chiari. Come mai? Non è difficile da comprendere. Perché il sangue scorre facilmente, migliorando così la circolazione corporea. Quindi il nostro cervello non avrà nessun problema.

Se non vi sedete su una sedia, potete sedervi sul letto - su un cuscino, e anche in questo caso dovrete occupare un terzo dello spazio, in modo che la vostra schiena assuma una posizione naturalmente eretta. Quando vi sedete con la schiena dritta non è facile addormentarsi, pur diventando più rilassati e non stanchi. Ecco il perché.

Poi, se volete, potete mettere le gambe in questo modo (incrociate, un piede sull'altra gamba), o potete sedervi su una sedia come un re, come vi ho fatto vedere. Oppure potete incrociare le gambe in questo modo (entrambi i piedi sull'altra gamba) - è difficile perché le gambe del principiante s'irrigidiscono molto facilmente. Quindi potete sedervi così (gambe incrociate, un piede sull'altra gamba); va bene. Potete sedervi anche in questa maniera (gambe semplicemente piegate), o in quest'altra (con le braccia che avvolgono le ginocchia erette), o così ancora (un ginocchio eretto, l'altro piegato e disteso a terra). La cosa fondamentale è concentrarsi sul centro della saggezza, non sul corpo.

Ora, dopo aver trovato una posizione molto comoda e adeguata, sedetevi ancora meglio senza muovervi così tanto, a meno che non sia una questione di vita o di morte [risata] - almeno per venti o trenta minuti; più tempo resistete, meglio è. Se meditate molto a lungo, entrerete in uno stato di tranquillità in cui il corpo non ha bisogno di muoversi. Sta semplicemente fermo da solo. Ciò richiede molto esercizio.

Il modo più facile per meditare senza troppi problemi, senza sprecare molto tempo, consiste nel sedersi semplicemente fermi e dritti, ma non rigidi come una statua di legno. State semplice-mente rilassati.

Quindi, prima di iniziare la meditazione, dovreste fare qualche esercizio, in questo modo: fate così (muovere il corpo verso destra e verso sinistra) per un breve periodo di tempo, poi muovete lentamente la testa all'indietro e in avanti, poi così (verso destra), così (verso sinistra), e così ancora (farla ruotare), quindi fatela ruotare dall'altra parte.

Dopo aver eseguito questo tipo di movimenti vi sentirete già molto rilassati. Fermatevi e sedetevi là, mettendo le mani in questo modo (le dita della mano sinistra incrociano quelle della destra), oppure così (mani sulle ginocchia), è lo stesso. Non preoccupatevi del vostro corpo. Sedendovi così vi sentirete semplicemente più sereni, senza preoccupazioni, tutto qui. Non significa che da questa posizione potrete risolvere qualsiasi cosa.

Ora fate dei respiri profondi: inspirate molto lentamente e poi espirate sempre lentamente, poi un'inspirazione profonda e un'altra espirazione, per cinque o dieci volte, non di più - non troppe. E non cercate di forzare il respiro nello stomaco, respirate quanto riuscite. Se forzate il respiro a passare attraverso lo stomaco senza un opportuno allenamento, potreste incontrare dei problemi. Assumereste troppo calore, diventereste rapidamente nervosi, troppo indulgenti con certi piaceri sensuali. Non è bene. E' difficile da controllare, perciò fate come vi ho detto, da cinque a dieci volte.

Ora chiudete gli occhi, proprio come quando dormite - sapete come si dorme? Sì? Allora concentrate la vostra attenzione qui davanti (l'occhio della saggezza) e guardate avanti come se ci fosse un occhio qua sopra con cui poter guardare dritto in avanti; nel frattempo ripetete il nome di chiunque amiate più di ogni altra cosa, come il Creatore - il creatore supremo, o il vostro Buddha, o il vostro Quan Yin Bodhisattva, o Amitabha Buddha, o Gesù Cristo, se siete cattolici.

Questo tipo di tecnica di meditazione non vale soltanto per i buddisti, ma anche per i cristiani. Si tratta di un tipo di rilassamento che vi farà sentire più sereni e più saggi, perché stando immobili potrete riflettere sulle cose con rapidità, e anche con gran chiarezza. Quando siamo arrabbiati e affaccendati non riusciamo a riflettere sulle cose, mi capite? Ecco come risolviamo le cose.

Pertanto la meditazione va bene per tutti, vecchi o giovani, senza distinzione. Queste sono soltanto alcune semplicissime nozioni di base sulla tecnica della meditazione, nulla di complesso, e non si tratta dell'iniziazione, che è la fase più elevata e coinvolge più discipline, come ad esempio il fatto che dovete diventare completamente vegetariani, fare voto di purificare il vostro linguaggio, la mente e il corpo ogni giorno: non dovete uccidere, mentire, rubare, commettere adulterio, assumere droga, giocare a carte o scommettere, cose di questo genere. E' necessaria una certa disciplina.

Potete esercitarvi in questa tecnica di meditazione ogni giorno per circa mezz'ora, non di più, se non siete vegetariani; in questo caso, invece, potete meditare più a lungo senza alcuna difficoltà.

Prima di iniziare la meditazione, al termine della respirazione che farete per rilassare tutto il vostro corpo, dite a voi stessi che Dio vi aiuterà, Dio vi benedirà, Buddha vi benedirà con tutta la pace e la serenità di cui avete bisogno e con ogni altra cosa che serva al vostro corpo, al vostro spirito e alla vostra mente. Oppure potete pregare Dio e Buddha affinché vi aiutino a soddisfare queste esigenze.

A questo punto dimenticate completamente tutto ciò, concentratevi su questo punto (l'occhio della saggezza) e guardate dritto davanti a voi. Non sentitevi legati a nulla di ciò che potrà arrivare - sia esso la luce, l'oscurità, il Buddha, l'angelo o qualunque tipo di bella visione. Non preoccupatevi e ripetete il nome del vostro Dio, del vostro Buddha o di Gesù. Ripetete il nome non con la bocca, ma con la mente - in silenzio nella vostra mente, in questo punto (l'occhio della saggezza), è tutto.

Dopo aver fatto ciò per qualche tempo, vi sentirete meglio nel parlare, nel corpo e nella mente. Pertanto, è una cosa che vorrei fare con voi, molto sicura. In caso vediate qualcosa di spaven-toso o indesiderabile, potrete richiedere il mio aiuto. Invocate prima Gesù, Dio o qualsiasi enti-tà in cui crediate, e se non vi aiutano, potete rivolgervi a me. Che lo crediate o no, chiamate, e i vostri problemi svaniranno immediatamente, o sarete per lo meno aiutati. Non è necessario che mi crediate. Lasciate semplicemente che vi aiuti. Tutto qui.

Dal momento che mi avete posto questa domanda - come meditare, sento l'obbligo di spiegar-velo; e poiché vi ho descritto questa tecnica, sono obbligata a prendermi cura di voi, lo capite? fino al termine della vostra vita. E se dopo la fine della vostra vita conterete ancora su di me, allora mi sentirò ancora obbligata a continuare. Vorrei che teneste sempre a mente questo concetto: prendermi cura di chiunque mi chieda aiuto è il mio lavoro.

E' come un poliziotto che è obbligato a proteggere la famiglia, l'amico o il bambino di chiunque richieda il suo intervento. Lo capite? In ogni nazione esistono molti tipi di persone che sono specializzate in molti tipi di lavoro: ad esempio il medico, per assistere i malati che si rivolgono a lui, il poliziotto, per proteggere chiunque abbia bisogno di protezione, ecc. Ci sono, poi, delle persone speciali che proteggono ogni tipo di persona, come la croce rossa. Quando due nazioni sono in guerra tra loro e hanno soldati feriti, la croce rossa si prende cura di tutti i soldati feriti di entrambe le nazioni, senza preoccuparsi di chi sia buono o cattivo, di chi abbia torto o ragione. Si prende semplicemente cura di chiunque sia ferito e abbia bisogno di aiuto.

In modo analogo, quindi, esistono degli esseri, forse umani, forse angeli, Buddha o Bodhisattva, che si prendono cura di chiunque invochi il loro aiuto, in quanto a loro è stato assegnato questo compito. E' chiaro? Anche voi potete candidarvi per questo tipo di lavoro. Chiunque può farlo, non io soltanto.

Il motivo per cui pratichiamo il metodo Quan Yin è, quindi, quello di diventare una persona di questo tipo, che aiuti chiunque ne abbia bisogno, chiunque, sempre, dovunque, senza discriminazione di razza, nazionalità, religione o credo; a nessuna condizione, di nessun tipo. Per fortuna, in questo mondo sono presenti molti esseri di questo tipo. Non ne sentite parlare spesso ed è molto difficile conoscerli, eccetto per alcune delle nostre infinite virtù e meriti nelle vite passate o in quella presente. Un'altra eccezione si ha se preghiamo con sincerità ogni giorno, chiedendo la benedizione e la guida di Dio o Buddha. In questo modo possiamo conoscere questo tipo di persone o esseri speciali, che sono specializzati nel porgere aiuto al prossimo.

E' chiaro? Nulla di misterioso, no? Capite? E' semplicemente un tipo diverso di lavoro. La maggior parte dei lavori sono retribuiti, ma questo non lo è [risata]. Oh, è pagato, pagato "bene", pagato con molte persecuzioni [risata], rimproveri, ostacoli e molte altre belle cose di questo genere. Sì, la maggior parte delle persone che svolgono questo tipo di lavoro, hanno un pesante fardello, un karma e una reputazione davvero brutta. Ma ricevono anche molto amore dalla gente. Dovunque vadano, saranno amati dalle persone ad essi affini, che crederanno in loro e ne trarranno beneficio, mentre quelli che non hanno conosciuto la loro potenza, che non hanno capito la loro posizione nell'universo possono dubitare di loro, causando loro problemi e persino, ad esempio, crocifiggerli, come Gesù.

Pertanto, prima di fare domanda per questo lavoro, vi consiglierei di pensare molto bene [la Maestra e tutta l'assemblea ridono] e con giudizio se sia il caso di accettarlo. Ma personalmente ritengo che questo sia il lavoro più nobile, e che un maggior numero di persone lo dovrebbero fare per aiutare il prossimo in difficoltà, poiché non tutti sono nati nel Cristianesimo, non tutti sono nati buddisti, non tutti sono nati sotto una religione e possiedono già un fondamento di fede che li possa sostenere per tutta la vita. Alcune persone non sanno molto di nessuna religione e conducono una vita disorientata; la loro vita non ha direzione, obiettivi, fede, conforto.

Al giorno d'oggi i sistemi di comunicazione sono portentosi, quindi possiamo conoscere molti esseri straordinari. Credo che anche in Malesia abbiate sentito alcuni grandi maestri di diverse nazioni, come l'India, o forse di Taiwan, o probabilmente di un'altra nazione, e sono contenta per voi se avete conosciuto qualcuno di questi grandi maestri, e sono felice se avete studiato con qualcuno o molti di loro.

Se non ne avete conosciuto nessuno o se non avete trovato una buona tecnica o uno scopo per la vostra vita, allora potrò esservi di aiuto. Anche in futuro, se vorrete trovarne uno migliore, correte pure da me [la Maestra e tutta l'assemblea ridono]. Non abbiamo obblighi e non siamo vincolati a nulla - non dovete cambiare la vostra religione, il vostro modo di vivere per diventare miei discepoli, non ce n'è bisogno. Vi offriamo semplicemente un modo per tranquillizzare la vita che conducete all'insegna della fretta e per placare i vostri cuori in modo che possiate lavorare meglio, pensare meglio, stare meglio in salute, e in modo che i vostri bisogni spirituali possano essere maggiormente appagati. Poi, da questa momento potrete lavorare e amare gli altri in modo più efficace.

Perché se non ci sentiamo bene noi stessi è difficile amare e assistere gli altri, non è vero? Sì? Sì. Allora, per prima cosa pensiamo a noi stessi e poi potremo prenderci cura del prossimo. Ecco perché Gesù ha detto: "Cercate prima il Regno di Dio, poi ogni altra cosa vi sarà aggiunta"; ecco perché Buddha sosteneva con enfasi il fatto che ognuno di noi dovesse diventare un Buddha - diventare un Buddha significa scoprire il Regno di Dio dentro di noi, quindi è una massima simile a quella di Gesù, solo in una frase diversa. Diventare un Buddha prima di ogni altra cosa, poi sarà possibile aiutare gli altri. Ad esempio, se non sappiamo nuotare, come possiamo salvare qualcuno che sta annegando?

Quindi, se vogliamo salvare le vite altrui, dobbiamo prima imparare a nuotare. Prima che diventassi una monaca buddista, prima che lasciassi la mia casa, ho aiutato anch'io molte persone ed ero veramente entusiasta di farlo. Prestavo il mio aiuto fin da bambina. Ma più aiutavo, più mi sentivo impotente. Sembra che non si possa mai aiutare abbastanza. Poi mio marito si lamentava perché non ero mai a casa [risata], né durante il week-end, né durante la settimana. "Sposare una donna è come sposare un fantasma," diceva. [Risata]. E quando tornavo a casa, me ne stavo nella stanza dell'altare a recitare le scritture buddiste e a meditare. Lui, pertanto, non ha avuto effettivamente nessun vantaggio dal nostro matrimonio.

Inoltre, tutto il denaro che guadagnavo se ne volava dalla finestra - andava in India, in Africa, in Afghanistan...per tutte le offerte e per la gente - e non era ancora abbastanza. Mi dava parte del suo denaro per i miei bisogni, e io davo via anche questo. Anche allora non avevo nulla, sentivo che i miei sforzi erano ancora come una goccia d'acqua nel deserto. Quindi, più aiutavo, più diventavo impotente. Poi mi ricordai che Buddha diceva: "Dovete diventare un Buddha - quando la vostra forza sarà cresciuta veramente molto, allora potrete aiutare chiunque desideriate"; e ricordavo anche che Gesù diceva: "Cercate prima il Regno di Dio".

Decisi, quindi, di trovare il Regno di Dio, decisi di cercare la Natura del Buddha dentro di me. Grazie al metodo Quan Yin sono riuscita a trovare la Natura del Buddha più rapidamente che con qualsiasi altro metodo. Quindi ve lo raccomando, se sentite lo stesso desiderio di ricerca del Regno di Dio dentro voi stessi. Ma se non lo desiderate ardentemente, allora potete meditare con la semplice tecnica che vi ho appena spiegato. Non dimenticate di pregare Dio, Buddha o qualsiasi entità in cui crediate, affinché vi protegga e vi aiuti. E per qualsiasi emergenza potrete invocare il mio aiuto - non dimenticatelo. Altrimenti, se mediterete senza la mia protezione, è vero che potreste incontrare i problemi che tutti conosciamo. Se ancora non li conoscete, ve li ripeto nuovamente.

Abbiamo bisogno di un maestro con un'esperienza concreta che ci aiuti e ci prenda per mano quando ne abbiamo bisogno, quando siamo in difficoltà. Perché la natura che è dentro di noi è formata da due parti: una rappresenta il bene, la gloria, la misericordia, la compassione e l'amore; l'altra è la parte fastidiosa, egoistica, distruttiva, pessimista, quella che incarna tutte le qualità negative della nostra natura. Se facciamo un foro al suo interno, potremo arrivare alla parte buona, oppure a quella cattiva. Vi è chiaro? Ecco perché con una buona tecnica, ma senza un bravo maestro, potreste "forare" la parte cattiva, facendo affiorare tutte le qualità negative e sconvolgendo la vostra vita.

Dovremmo riuscire a capire che la parte negativa che è dentro di noi ha la stessa forza di quella buona - quasi la stessa. La loro natura è assai simile. Quindi possiamo essere molto volenterosi, molto compassionevoli, molto misericordiosi, molto forti; ma possiamo anche essere molto distruttivi, molto negativi, molto spietati, se foriamo la parte sbagliata.

Molte persone non provano compassione, non sono saggi, né solidali con il prossimo, perché tendono verso la parte negativa della loro natura. Non è difficile da correggere. Dovremmo studiare maggiormente la Bibbia, le scritture buddiste, e dovremmo praticare qualsiasi religione in cui crediamo, con più diligenza.

Nelle scritture buddiste, ad esempio, Buddha ci consigliava le sei vie della perfezione. La prima è la carità. Carità significa dare via tutto ciò che è in eccesso per aiutare gli altri: se, ad esempio, avete molto denaro che non usate, allora dovreste occuparvi di chiunque abbia bisogno di denaro, o aiutare i poveri. Questa è la prima via della carità.

Ho sentito un racconto molto bello sulla Malesia, che non so se sia vero o no, e non so neppure se ciò che sto per dire potrà offendere qualcuno di voi - in questo caso vi prego di perdonarmi. Ma mi ha fatto sentire talmente bene che desidero raccontarvelo.

Ho saputo che in Malesia quando prendete in prestito del denaro da qualcuno o da una banca, se la vostra attività non va bene e non avete abbastanza denaro da restituire, non importa. Non è così? Non è vero? [Qualcuno risponde: "Sì."] Ciò è molto bello, è fantastico. [Tutti ridono]. E' proprio ciò che Dio vuole che facciamo. Se qualcuno non ha abbastanza denaro, va bene lo stesso; non c'è bisogno di processarlo; non c'è bisogno di creargli problemi. Non ha denaro, quindi non ne ha; anche se ne avesse lo spenderebbe nel modo in cui voi lo spendereste. Quindi che differenza c'è? [Risata]. E' molto bello. Mi farà star bene per due giorni. [La Maestra e tutta l'assemblea ridono]. Son felice fin da quando sono arrivata in Malesia e ho potuto sentire questo racconto che reputo un modo davvero fantastico di trattare il prossimo. [La Maestra e tutta l'assemblea ridono].

Anche in Svezia ho sentito qualcosa di analogo. Se non avete una macchina e magari volete guidarne una, allora prendete la macchina di qualcuno - uno qualunque [risata] - e guidate per molti chilometri per tornare a casa o per andare dovunque desideriate. Magari avete un bisogno disperato della macchina. Poi, quando il proprietario dell'auto o la polizia vi sorprendono all'improvviso in un altro luogo e vi dicono: "Eh, questa non è la Sua macchina. La restituisca!", dite semplicemente: "Va bene" e la restituite al proprietario [risata]. Non siete quindi denunciati per furto, vi viene soltanto addebitata la benzina che avete preso in prestito da quella persona per guidare dal punto di partenza al luogo finale. Dovete pagare i soldi della benzina, nient'altro.

Stavo pensando che questi due racconti sono perfetti. Mi fa sentire veramente felice sapere che una persona tratta il prossimo amandolo come se stessa. Per citare una parabola, se non avete denaro per comperarvi del pane, vi picchiereste forse? Ovviamente no. Provereste ancor più solidarietà per voi stessi perché non avete denaro; non vi biasimereste per nessuna cosa. Quindi, in questo modo i malesi trattano il loro prossimo, amandoli come loro stessi - cosa che approvo completamente [tutti ridono]. Questa è stata una cosa molto bella che ho sentito a Penang quando sono arrivata, e si adatta molto bene alla carità buddista: date agli altri tutto ciò che avete in abbondanza.

In questo modo, se ognuno lo facesse, non ci sarebbero più guerre, non ci sarebbero più furti. Ecco come potremmo raggiungere la pace in ogni nazione.

Secondo il Buddismo, un'altra via della carità consiste nel dare, nel donare la propria saggezza. Ad esempio, se siete diventati saggi in un campo o se siete diventati illuminati, allora dovete, dovreste, dovrete rendere partecipi anche gli altri di queste informazioni, al fine di dare anche a loro la possibilità di diventare illuminati, di diventare liberi come voi. Nel Buddismo, questo tipo di carità è molto lodato, è il tipo più elevato di carità.

Ora, un altro modo di essere caritatevoli consiste nel dare protezione agli altri, ad esempio anche fare una dieta vegetariana è una forma di carità. Diamo la vita ad altri esseri, diamo loro sentimenti di pace e di sicurezza anziché di terrore. Questo è ciò che in cinese chiamiamo "Shih Wu W'ei" che significa trasmettere al prossimo un sentimento non di terrore, un altro tipo di carità. Pertanto, diciamo sempre alla gente, se non date denaro, se non contribuite con le vostre conoscenze tecniche, allora fate questo tipo di carità, lo "Shih Wu W'ei", date sicurezza al prossimo, risparmiategli la vita.

La via successiva è rappresentata dai precetti. Il precetto è ciò che diciamo, come nel Cristianesimo: non uccidere, non mentire, non rubare, non fare del male al prossimo, non prendete nessun tipo di intossicazione dannosa a voi, alla vostra mente o agli altri, e via dicendo; e amate il vostro nemico come voi stessi perché Gesù ha detto: "Se amate soltanto chi vi ama, allora che valore ha? Non conta niente".

Anche i buddisti evidenziano il "Jen Ju", ossia la pazienza - un'altra delle sei vie della perfezio-ne. Pazienza vuol dire sopportare qualsiasi insulto, qualsiasi cattivo sentimento o trattamento malvagio da parte della gente. Questa è la pazienza, la sopportazione. E' simile all'insegnamen-to cristiano: Gesù ha detto, infatti "Se qualcuno ti schiaffeggia, porgigli l'altra guancia". [Risata].

Quindi, a volte, anche noi incontriamo molti ostacoli, molte difficoltà e opposizioni sul cammino delle nostre lezioni e informazioni, ma non reagiamo mai. Non lo facciamo mai, proprio mai. Non importa che la guerra vada avanti da molti anni, non abbiamo mai fatto niente contro questo tipo di opposizione. Lasciamo semplicemente che le cose si calmino da sole. Una mano non può applaudire; ci vogliono due mani. La gente lo dice. Se batteranno una mano, si stancheranno. Un giorno scopriranno che non fa nessun rumore e si fermeranno.

Questo è il modo in cui il Buddha ci ha insegnato a trattare gli altri - ad amarli come noi stessi. Anche Gesù Cristo ci ha insegnato la stessa cosa.

Se volete saperne di più sui cinque precetti, come non uccidere, non rubare, ecc. potrete chiedere ulteriori informazioni al banchetto qui fuori. Non voglio fare una predica su come la gente dovrebbe comportarsi, quindi sarò breve, vi dirò soltanto alcune buone cose sul Buddismo e sul Cristianesimo, in caso vogliate usarle per voi stessi.

Ora la via successiva è quella della diligenza. Che cos'è la diligenza? Essere diligenti in cosa? Significa che se decidete di esercitarvi, ad esempio facendo della meditazione, allora fatelo diligentemente, ogni giorno. Se decidete di osservare i precetti - non mentire, non uccidere, seguire una dieta vegetariana - allora dovreste farlo diligentemente, ogni giorno. Se volete pregare Dio che vi aiuti, e meditate per ricevere la Sua forza, allora fatelo ogni giorno. Così come non vi dimenticate di mangiare ogni giorno, non dimenticatevi di pregare, non dimenticatevi di meditare ogni giorno, in modo che anche la vostra mente e il vostro spirito ricevano del nutrimento. Perché non siamo solo corpo, ma anche spirito, quindi dobbiamo preoccuparci anche della nostra fame spirituale.

Se non ci preoccuperemo della nostra fame spirituale, la nostra vita potrà incontrare molte difficoltà, molti problemi, e poi incolpiamo Dio: "Perché? Perché non ha avuto la misericordia di prendersi cura di noi". Egli l'ha avuta; Egli fa ogni cosa per prendersi cura di noi. Siamo noi che non ci occupiamo di noi stessi; siamo noi che usciamo dalla retta via.

Ieri qualcuno mi ha chiesto: "Perché Dio, che è così potente, crea tanta miseria?" Dio non ha creato la miseria. Sono le nostre teste umane che hanno creato tutto questo. Dio non costruisce armi, Dio non ha mai fatto la bomba atomica. Siamo noi che facciamo tutto ciò con le nostre stesse mani. Quindi, se ci fermeremo, non ci sarà più miseria.

Siamo noi che non dividiamo i nostri averi con i poveri, siamo noi che non siamo abbastanza diligenti da diffondere la Verità, da diffondere il messaggio di amore, carità, sopportazione, compassione affinché gli altri lo possano ascoltare.

Se ce ne stiamo semplicemente in un posto fisso, come la chiesa o il tempio, a pregare, allora solo poche persone possono ascoltarci ogni giorno, mentre quelle fuori ne hanno ancor più bisogno. Le persone che vanno in chiesa sanno già qualcosa, credono già in Dio, e dovremmo ricordarglielo, rafforzare la loro fede in Dio. Le persone che vanno al tempio conoscono già il Buddismo, Buddha, sono già devoti al Buddha, lo rispettano e cercano di essere delle brave persone. Conoscono già qualcosa e noi, ovviamente, dobbiamo ricordargli ancora, ogni settimana, ogni volta, di rafforzare la propria fede.

La gente fuori, che non va mai in chiesa, che non va mai al tempio, che non si interessa mai di niente, ha bisogno ancor di più della nostra attenzione. Pertanto, ognuno di noi deve portare il messaggio di Dio, di amore, di tolleranza, di compassione alle altre persone non soltanto in chiesa, ma dovunque, per la strada, al ristorante, in albergo, al mercato. Dobbiamo ricordare sempre; ricordiamo a noi stessi e agli altri.

La colpa è, quindi, di noi tutti. Se il mondo è giunto a questa situazione davvero pietosa, non dipende certo da Dio. Dio crea solo bellezza: Dio ha creato i fiori perché li potessimo osservare, Dio ha creato il sole per riscaldarci, per rischiarare il nostro mondo, Dio ha creato la pioggia per nutrire i nostri raccolti, Dio ha creato tutte le cose belle, luminose, affinché noi potessimo goderne, Dio non ha mai creato qualcosa di distruttivo. Sono solo le nostre azioni, la nostra atmosfera negativa le cause di tutti questi disastri.

Ora, la prossima via è la "Ch'an Ding", che significa meditazione. Buddha ci ha insegnato le sei vie della perfezione e la quinta è la meditazione. Non ci ha detto solamente di fare la carità, di osservare i precetti, o di essere affettuosi, ecc. Ci ha detto anche che dobbiamo meditare. La meditazione è molto importante perché senza di essa non possiamo diventare saggi. Ieri vi ho detto che con la preghiera parliamo, chiediamo a Dio, a Buddha di aiutarci, di liberarci, di darci delle indicazioni. Ma parliamo soltanto, poi ce ne andiamo. Non ci sediamo là a ricevere le istruzioni. Pertanto non raggiungiamo nessun luogo e non riceviamo molta della forza di benedizione di Dio o Buddha.

La meditazione è, quindi, molto importante. Ogni volta, dopo aver pregato, dovete sedervi un attimo e cercare di ricevere, di essere ricettivi ai messaggi interiori. Allora li riceverete, non li riceverete da una voce che vi parla all'orecchio, ma attraverso la comprensione intuitiva, pensieri chiari e un sentimento di grande pace nel vostro cuore. Solo allora la vostra meditazione darà i suoi frutti.

Ora, se meditate tutti i giorni, Buddha ha detto che raggiungerete la sesta perfezione, cioè la saggezza. La saggezza non è la conoscenza; saggezza non vuol dire conoscenza. La saggezza non potete impararla sui libri, non potete prenderla in prestito, non potete rubarla, non potete comprarla. La saggezza deriva dall'immobilità della mente, sedendosi tranquillamente a meditare ogni giorno e ricevendo istruzioni dalla fonte più elevata dell'universo. Questo è ciò che chiamiamo saggezza, e tale saggezza è difficile da spiegare, difficile da raggiungere. Ci vogliono perseveranza, pazienza e sincerità nella pratica quotidiana, e purificazione del linguaggio, del corpo e della mente per poterla ottenere. Se non purifichiamo il nostro linguaggio, il corpo e la mente, qualunque saggezza raggiungiamo sarà contaminata da ogni tipo di influenze e di istruzioni terrene, quindi non sarà completamente pura.

Ecco perché anche il precetto è molto importante. Non possiamo semplicemente sederci così ogni giorno e stare calmi e raggiungere la saggezza. No. Dobbiamo anche preparare il recipiente, ad esempio. Non possiamo semplicemente andare a prendere l'acqua da una fonte e berla. Bisogna prima pulire il bicchiere, mi capite? Se il bicchiere non è pulito, anche l'acqua diventerà sporca, o addirittura velenosa - se la bevete, potrebbe farvi male.

Nei tempi antichi, quindi, i maestri che insegnavano la meditazione erano degli ossi duri. Non insegnavano, ma facevano lavorare per molti anni. Avete letto il racconto di Milerepa? Se non lo avete fatto, andate a casa e leggetelo. Anche quello su Tilopa è un racconto molto famoso. Entrambe queste persone sono diventate dei grandi maestri. Ma, prima, erano stati preparati per molti anni, con ogni tipo di duro lavoro e sopportando ogni tipo di insulto e di prove difficili a cui i loro maestri li sottoponevano. Perché se meditiamo senza una motivazione sincera, senza avere un cuore e una mente puri, è molto difficile raggiungere la saggezza pura. Mi capite?

Molte persone mi chiedevano: "Perché. Perché dobbiamo essere vegetariani per poter essere iniziati da te? Perché dobbiamo essere vegetariani per poter praticare questo metodo Quan Yin?". Ecco perché. Perché abbiamo bisogno di un recipiente puro, un bicchiere puro per contenere dell'acqua pura. Mi capite?

~Somma Maestra Ching Hai~



Scarica questo discorso in formato pdf